Ai rev. Presbiteri, Diaconi, Religiosi e Religiose,
alle Comunità Parrocchiali,
alle Associazioni, ai Gruppi e Movimenti
e a tutto il popolo di Dio della Chiesa che è in
Caltagirone
Carissimi,
il 26 aprile scorso, in assemblea diocesana presso l’istituto Maria Ausiliatrice di Caltagirone, la Commissione Sinodale Diocesana, nel contesto di una liturgia della Parola, presentava la Sintesi dei gruppi sinodali che sono stati costituiti nelle nostre parrocchie e in altre realtà ecclesiali.
Nell’assemblea della CEI del recente 23-27 maggio, è stata consegnata ai Vescovi italiani la sintesi di 206 diocesi, frutto di ben oltre 40mila gruppi sinodali che hanno coinvolto quasi mezzo milione di persone. Come si legge nel Comunicato finale, “privilegiare l’ascolto delle esperienze ha permesso a tutti i partecipanti di esprimersi, senza preoccuparsi di formulare concetti precisi, e ha favorito l’esternazione di tanti sentimenti – spesso compressi nell’animo nei due anni della pandemia – sia sotto forma di apprezzamenti e proposte sia sotto forma di critiche e richieste”.
Nella giornata del clero dell’1 giugno, il nostro vescovo, oltre che presentare quanto in proposito è emerso in assemblea CEI, ha espresso l’indicazione di riconsegnare, nel giorno della solennità del Corpus Domini, a tutte le realtà ecclesiali della diocesi, il prezioso testo della Sintesi Diocesana.
Un documento dal quale è possibile dedurre come “Anche nella nostra realtà diocesana emergono ferite, debiti di ascolto e una necessità di aggiornamento nel linguaggio e nello stile proprio per permettere un cammino insieme nel mondo contemporaneo e nella società odierna”. Prendersi cura! È questo l’appello condiviso come condizione per vivere integralmente il camminare insieme. Così come un preoccupante debito di ascolto è stato riconosciuto nei confronti dei giovani, i quali hanno chiesto di “essere capiti e non giudicati”.
“Quello che la comunità chiede è di individuare uno stile di comunicazione sapienziale, attenta e aderente alla vita delle persone, alle istanze di senso, alle ferite, ai sogni, che apra all’incontro e al dialogo, che illumini la vita e che riveli agli uomini di oggi la presenza di Dio attraverso parole, gesti e segni del suo amore e della sua tenerezza”.
Un testo che merita di essere conosciuto e fatto oggetto di riflessione nei diversi contesti ecclesiali della nostra diocesi, un invito ad essere esistenzialmente credibili.
L’Assemblea della CEI ha approvato la seguente mozione: “Il Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia prosegue con il secondo periodo della fase narrativa. I Vescovi, in ascolto del Popolo di Dio, guardano con convinzione a questo percorso secondo quanto indicato da Papa Francesco con il Sinodo universale e proposto per l’Italia dal Gruppo di coordinamento nazionale. Per questo, affidano alla Presidenza, sentito il Consiglio Permanente, la cura dell’elaborazione del testo di sintesi della fase nazionale da inviare alla Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi. Allo stesso tempo, incaricano il Consiglio Permanente di approvare testi e strumenti per proseguire il Cammino sinodale tenendo conto del cronoprogramma e delle linee discusse da questa Assemblea. In questo è importante il coinvolgimento dei territori attraverso le Conferenze Episcopali Regionali”.
Quindi, il secondo anno della prima fase, quella detta Narrativa, prevede il profilarsi di “cantieri”, come momenti anche esperienziali, che favoriranno l’ulteriore ascolto delle persone.
Le priorità individuate, sotto forma di “cantiere”, così come anche il nostro vescovo ci ha già esposto, sono tre:
- Corresponsabilità e formazione degli operatori pastorali
- Ascolto dei “mondi” (poveri, giovani, donne, professioni, culture …)
- Snellimento delle strutture ecclesiali
Ogni chiesa diocesana sceglierà un quarto cantiere, sulla base della sintesi diocesana raggiunta alla fine del primo anno di ascolto. Come ben si comprende il quarto punto ci invita a conoscere la sintesi diocesana per poter formulare opportunamente il focus del nostro prossimo ascolto – dialogo e discernimento.
La traccia per il secondo anno sinodale verrà consegnata dalla CEI ai primi giorni di luglio.
Personalmente, vorrei formulare l’auspicio che quanto lo Spirito oggi suggerisce alle nostre chiese, tramite Papa Francesco, possa divenire motivo di pieno coinvolgimento nell’assumere lo stile autenticamente sinodale, che il contesto ecclesiale, culturale e sociale oggi fortemente ci richiede. Sarebbe un grave errore di omissione disattendere.
Caltagirone, 16 Giugno 2022
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Diocesi di Caltagirone – Sintesi Diocesana
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